| Differenze tra i vari modelli
Noi appassionati raggruppiamo in due serie le Gt Turbo prodotte PH1 (fase 1) e PH2 (fase 2), alcuni ritengono che ci sia anche un PH3 e abbinano questa terza serie a quella che noi definiamo “il blu sport” chiamata anche Rider o Alain Oreille a secondo dei paesi in cui è stata commercializzata.
Per comodità considero che siano solo due le serie prodotte, le differenze più sostanziali ci sono tra PH1 e PH2, a sua volta la PH2 è stata prodotta in tre sotto versioni in cui le differenze sono decisamente meno marcate rispetto al PH1, devo ammettere che quest’ultima non la conosco molto bene ma cercherò di mettere le differenze più significative.
Spiego meglio questo concetto, la PH1 è stata prodotta dal 1985 al settembre 1987, in realtà già a fine agosto del 1987 consegnavano i PH2 modello 88 che io definisco ancora un ibrido tra il PH1 e il PH2 in quanto montava ancora dei particolari (che vedremo più avanti) del PH1, sul modello 89 (probabilmente la versione definitiva) sono stati apportati dei miglioramenti in più rispetto “all’ibrido 88” mantenuti fino a fine produzione.
Quindi abbiamo: PH2 ibrido 87-89
PH2 definitivo 89 -> fine produzione
PH2 blu sport (per alcuni PH3)
L’esterno
Partendo dall’anteriore si nota immediatamente la differenza sul paraurti, sul PH1 non è in tinta della carrozzeria ma è grigio, è sprovvisto della “lama” inferiore, il foro dei fendinebbia è più grande per alloggiare dei fendi recuperati dalla 5 alpine turbo, per ultimo si nota il filetto rosso al posto dei due paracolpi neri.
Lateralmente vediamo che anche codolini passaruota e minigonne sono grezze (piuttosto rugose) dello stesso grigio del paraurti, il codolino anteriore è leggermente diverso rispetto a quello del PH2, differenza poco visibile e capibile solo avendone uno di un PH2 vicino, lungo le fiancate possiamo vedere delle bande adesive che sul PH1 non hanno le caratteristiche scritte “GT TURBO”; il codolino posteriore ha delle finte prese d’aria eliminate poi sul PH2.
Specchietti retrovisori: iniziamo col dire che sui PH1 e PH2 88 lo specchio destro era optional e quando era stato richiesto non aveva la regolazione dall’interno, già dai mod.88 era in tinta della carrozzeria mentre prima era grigio grezzo.
Vediamo ora il posteriore, il paraurti è identico come forma a quello del PH2 ma è sempre grigio e grezzo come l’anteriore presenta anch’esso il filetto rosso al posto del fascione paracolpi nero, a salire il bordo inferiore del portellone dove trovano sede la scritta “RENAULT 5 GT TURBO” e le luci targa è anch’essa grigia grezza, lateralmente questo “porta luci targa” si raccorda ai codolini posteriori mediante due angolari, posti sotto i gruppi ottici, angolari che non sono lisci come nel PH2, il portellone è sprovvisto dello spoiler adottato poi sulle versioni successive, anche i cerchioni ruota hanno un disegno più compatto rispetto a quelli a cinque razze presenti sul PH2, aprendo il portellone si nota sotto il paraurti che nelle versioni dal 89 in poi la carrozzeria è verniciata di nero.
Il vano motore
Anche qui diverse sono le differenze rispetto alle versioni successive, per il momento prendiamo in considerazione solo PH1 e PH2 modello 88.
Tra le cose che più si notano troviamo: manicotti dell’acqua, turbo, copertura collettori di scarico e attacchi ammortizzatori, ci sono anche altre cose differenti ma o non si notano o sono “nascoste”;
analizziamo più nel dettaglio: nel PH1 non è presente la boccia dietro al faro anteriore destro e i manicotti dell’acqua hanno dei giri e collegamenti diversi rispetto al PH2, soprattutto mancano i due manicotti che vanno al turbo in quanto non raffreddato ad acqua come sui PH2, la copertura dei collettori di scarico sul PH1 è in metallo, gli ammortizzatori sporgono leggermente in posizione centrale sul duomo mentre sul PH2 sul duomo troviamo un coperchietto nero in plastica, togliendolo vediamo che l’attacco dell’ammortizzatore è decentrato rispetto al foro.
Differente è anche il manicotto che dall'intercooler va al carburatore, nel PH1 non è presente l'attacco del manicotto che va all'elettrovalvola dell'impianto di antipercolazione (fonte Luca cinquista)
Differente è anche il vaso espansione dell’acqua, cilindrico e montato verso l’anteriore dell’auto per il PH2, più “piatto” e ovale montato più verso il posteriore per il PH1, di conseguenza cambiano anche i relativi supporti di fissaggio.
Passiamo alle differenze per cosi dire nascoste: la centralina accensione, posta per entrambe i modelli (PH1 e PH2 88) nel vano motore sopra alla turbina, è una Renix RE 208 per il PH1 e Renix RE 209 per tutti i modelli successivi,
il carburatore per tutte le Gt Turbo è un Solex 32 DIS, la differenza sta all’interno, sul PH1 veniva montato un getto del massimo da 115 contro un getto da 120 sulle successive, questa differenza insieme alla centralina (di diversa fasatura) ha fatto si che la potenza sia stata portata da 115 CV a 120 CV.
Passiamo al motore vero e proprio, mi risulta che ce ne siano tre versioni il modello è C1J/782 e 786 per il PH1, mentre il modello C1J/788 è per tutti i PH2, strutturalmente e visivamente sono identici, quale siano le differenze tra i tre modelli onestamente non le conosco.
Passiamo ora alle differenze tra il PH2 modello 88 e PH2 che chiameremo “definitivo”
Poche sono le differenze ma direi piuttosto importanti dettate sicuramente dal fatto che i modelli precedenti hanno avuto dei problemi.
La più importante sicuramente è lo spostamento della centralina dal vano motore sopra al turbo all’interno di quella che io chiamo “la vasca dei pesci”, tra la ventola abitacolo e cric, ad ulteriore protezione la centralina, che è rimasta una Renix 209, viene montata in un contenitore in plastica, nel vano motore si può notare al posto della centralina un supporto dove vengono fissate le spine di giunzione del sensore di fase e del sensore battito in testa, i fili di questi due dispositivi sono stati allungati tramite due prolunghe, su questo supporto si nota anche un “bussolotto” di colore verde, è una resistenza per la centralina.
Diverso invece è il cavo della bobina che è più lungo e con un passacavo integrato.
Una ulteriore modifica è stata fatta alla turbina, abbiamo già visto la differenza tra il PH1 e il PH2 88, la seconda è raffreddata ad acqua ed ora ha subito un’ulteriore modifica ma più che la turbina è stato modificato l’impianto di scarico dell’olio, si compone sempre di tre componenti, due manicotti in gomma e un tubo rigido in metallo, innanzitutto cambiano i diametri interni dei manicotti, più piccoli nei modelli 88 e più grossi nei definitivi e cambiano anche delle lunghezze, partiamo dal modello 88, scarico olio turbo piccolo, manicotto in gomma di diametro piccolo ma lungo, tubo in metallo piccolo e relativamente corto (rispetto al modello definitivo)manicotto giunzione coppa piccolo di diametro, di conseguenza anche la coppa olio ha l’imbocco più piccolo rispetto alle successive; i modelli definitivi hanno uno scarico olio più grande, i manicotti in gomma sono più grossi e sono identici come dimensioni, a differenza dei precedenti che erano di dimensioni diverse, il tubo in metallo è ovviamente di diametro più grande ed è più lungo del precedente.
Diverso è anche il cavo del conta chilometri, elettrico per tutte le versioni del Gt Turbo, nel mod. 88 è in 2 pezzi, ha una giunzione (che da solitamente problemi) agganciata dietro al supporto del filtro aria ed entra nell’abitacolo a fianco del filo acceleratore, nelle versioni definitive è un pezzo unico ed entra nell’abitacolo passando nella “vasca dei pesci”
Il Cambio
Per tutte le versioni viene montato un cambio siglato JB3, sul PH1 ho trovato tre versioni, 009, 011 e 014, mentre sul PH2 viene montato solo lo 032, la differenza principale sta nella rapportatura della quinta macia, leggermente più corta nel PH1, troviamo anche altre differenze: cuscinetto con paraolio uscita albero primario lato cambio e paraolio differenziale sull’attacco del semiasse lato passeggero entrambi di dimensioni più piccole rispetto al PH2.
Slitta motore
Ebbene si anche questo componente è diverso, come sempre le differenze sono tra PH1 e PH2 definitivo, in questo caso il mod. 88 è uguale al PH1; la differenza principale sta nell’alloggiamento dei gommini posteriori della barra stabilizzatrice, gommini che nel PH1 sono più piccoli (intendo come dimensioni esterne) e di conseguenza quelli dei modelli successivi non si possono montare, di diverso diametro sono i fori posteriori e differente è anche la parte anteriore destra, l’interasse tra il foro e la parte più esterna su PH2 è maggiore che sul modello precedente.
Gli interni
Iniziamo dai sedili, grigi a quadrettini sul PH1, antracite con triangolini rossi sul PH2 e antracite con triangolini blu per il blu sport, anche la struttura dei sedili è diversa, reclinabili (diciamo circa 45 gradi) sia per i PH1 che i PH2 88 mentre completamente ribaltabili sulle serie successive, anche le maniglie di azionamento schienale sono diverse.
Sui PH1 i sedili posteriori sdoppiati erano un optional.
Cruscotto: uguale per tutte le versioni, sulle versioni definitive è presente la luce nel cassetto portaoggetti lato passeggero, queste ultime hanno anche un cicalino che segnala le luci accese a quadro spento e porta aperta.
Quadro strumenti: uguale per tutte le versioni, cambiava solo sulle ultime la grafica dell’indicatore livello carburante.
La consol centrale possiamo dire che sul PH1 non è presente, esiste solo il vano per la radio con una appendice dove erano alloggiati i tasti dei vetri elettrici e del bloccaggio della chiusura, la leva del cambio era separatamente coperta da una cuffia fissata con una cornice, sul PH2 invece queste tre cose sono state tutte comprese in un'unica consol.
Pannelli porte: in simil pelle gli anteriori del PH1 e del PH2 mod. 88, in plastica quelli posteriori per entrambe le versioni, mentre sulle versioni definitive i pannelli sia anteriori che posteriori erano rivestiti in stoffa.
Edited by Leo gt turbo - 16/3/2014, 08:46
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